L’interesse per i prodotti biologici è in costante crescita, non solo per una questione di tutela della salute, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente. Parlare di vino biologico significa puntare sulla qualità, sulla genuinità dei prodotti e sul rispetto del territorio. Ma quali sono i passaggi necessari per ottenere la certificazione biologica per un’azienda vinicola? Come si può essere sicuri che un prodotto sia realmente biologico?
1. Cos’è la certificazione biologica?
Prima di tutto, è importante comprendere cosa significhi quando un prodotto viene definito "biologico". Quando si parla di prodotti biologici, si fa riferimento a prodotti ottenuti attraverso un particolare metodo di produzione che rispetta l’ambiente e il benessere animale. Secondo il Regolamento (CE) n. 834/2007, la produzione biologica è un sistema di gestione delle aziende agricole e di produzione alimentare che combina pratiche ambientali ottimali, un elevato livello di biodiversità, la preservazione delle risorse naturali, l’applicazione di norme severe sul benessere animale e una produzione in linea con le preferenze di alcuni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e processi naturali.
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La certificazione biologica, quindi, è un processo che verifica la conformità di un prodotto, di un processo o di un servizio a specifiche norme o regolamenti. In ambito agricolo, la certificazione biologica garantisce che tutti i prodotti sono stati prodotti secondo le norme del Regolamento Biologico dell’UE, affinché possano essere venduti come prodotti biologici.
2. Come ottenere la certificazione biologica?
Per ottenere la certificazione biologica, un’azienda deve seguire una serie di passaggi che iniziano con la conversione all’agricoltura biologica. Questa fase di conversione prevede che l’azienda adotti pratiche agricole biologiche per un periodo di almeno due anni prima di poter etichettare i propri prodotti come biologici.
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Successivamente, l’azienda deve contattare un organismo di certificazione accreditato, che eseguirà una serie di controlli per verificare la conformità con il regolamento biologico. Questi controlli includono la revisione del piano di gestione organica dell’azienda, la verifica dell’origine dei prodotti, i controlli in loco e la raccolta di campioni per le analisi di laboratorio.
Se l’organismo di certificazione stabilisce che l’azienda rispetta tutti i requisiti del regolamento biologico, rilascerà un certificato di conformità. Questo certificato deve essere rinnovato annualmente attraverso un processo di controllo continuo.
3. Il ruolo dei controlli nella certificazione biologica
I controlli sono parte integrante del processo di certificazione biologica. Infatti, per assicurarsi che un prodotto sia veramente biologico, è necessario un sistema rigoroso di controlli e certificazioni. Questi controlli servono a verificare che tutte le fasi di produzione, trasformazione, preparazione e distribuzione di un prodotto biologico rispettino le norme stabilite dal regolamento biologico.
Gli organismi di certificazione effettuano controlli annuali pianificati, ma possono anche effettuare controlli a sorpresa in qualsiasi momento. Durante questi controlli, gli ispettori esaminano tutti gli aspetti dell’azienda, compresi i registri degli acquisti e delle vendite, le pratiche agricole, le condizioni degli animali e l’uso di sostanze consentite.
Se durante un controllo vengono riscontrate delle irregolarità, l’organismo di certificazione può sospendere o revocare il certificato biologico dell’azienda.
4. Il ruolo del regolamento biologico
Il regolamento biologico svolge un ruolo fondamentale nel garantire l’integrità dei prodotti biologici. Il regolamento definisce le norme per la produzione, la trasformazione, l’etichettatura e i controlli dei prodotti biologici.
Il regolamento biologico dell’UE, in particolare, copre tutte le fasi del processo produttivo, dalla produzione primaria alla preparazione, alla distribuzione, all’importazione, all’etichettatura e ai controlli. Questo significa che tutte le aziende coinvolte nella catena di produzione e distribuzione di un prodotto biologico devono essere certificate.
Inoltre, il regolamento biologico stabilisce i criteri per l’uso del logo biologico dell’UE, che garantisce ai consumatori che il prodotto è conforme alle norme dell’UE in materia di produzione biologica.
5. I vantaggi della certificazione biologica per un’azienda vinicola
Per un’azienda vinicola, ottenere la certificazione biologica può rappresentare un importante vantaggio competitivo. Infatti, i consumatori sono sempre più interessati a prodotti sani, sostenibili e di alta qualità, e sono disposti a pagare un prezzo più alto per i prodotti biologici.
Oltre a rispondere alla crescente domanda di prodotti biologici, la certificazione biologica può aiutare un’azienda vinicola a migliorare la gestione delle risorse, a ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, a proteggere la biodiversità e a migliorare la qualità del suolo.
Inoltre, la certificazione biologica può aprire nuove opportunità di mercato, sia a livello locale che internazionale. Infatti, il logo biologico dell’UE è riconosciuto in tutto il mondo e può aiutare un’azienda vinicola a posizionarsi come produttore di vini di alta qualità e sostenibili.
6. Il ruolo dell’ente certificatore
Un elemento chiave nel processo di ottenimento della certificazione biologica per un’azienda vinicola è l’organismo di controllo o ente certificatore. Questa entità ha il compito di verificare che l’azienda rispetti tutte le norme e le procedure previste dal regolamento europeo relativo alla produzione biologica.
L’ente certificatore svolge il suo ruolo attraverso una serie di controlli e ispezioni. In particolare, verifica la conformità dell’azienda con le norme relative alla produzione, alla trasformazione e all’etichettatura dei prodotti biologici. Controlla anche i registri delle attività dell’azienda, come l’acquisto di materie prime, l’uso di sostanze e processi naturali e le modalità di vendita dei prodotti.
Per essere riconosciuto e accreditato, l’organismo di controllo deve soddisfare una serie di requisiti stabiliti dalla Unione Europea. Ad esempio, deve essere indipendente, ossia non deve avere legami con le aziende che certifica, per garantire l’imparzialità dei controlli. Inoltre, deve disporre di personale qualificato e competente in grado di effettuare le ispezioni e i controlli necessari.
Il rilascio della certificazione biologica da parte dell’ente certificatore rappresenta un riconoscimento ufficiale del rispetto delle norme sulla produzione biologica da parte dell’azienda. Si tratta di un elemento di garanzia per il consumatore, che può fidarsi dell’integrità e della qualità del prodotto biologico che acquista.
7. Il periodo di conversione all’agricoltura biologica
Uno dei passaggi fondamentali per ottenere la certificazione biologica per un’azienda vinicola è il periodo di conversione all’agricoltura biologica. Questa fase rappresenta una transizione dai metodi di produzione convenzionali a quelli biologici.
Per il vino, il periodo di conversione è normalmente di tre anni. Durante questo periodo, l’azienda deve adottare tecniche di coltivazione e di vinificazione che rispettino le norme stabilite dal regolamento dell’Unione Europea in materia di produzione biologica.
Questo significa, ad esempio, che l’azienda deve rinunciare all’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, optando invece per metodi naturali di prevenzione delle malattie delle piante e di fertilizzazione del terreno. Inoltre, l’azienda deve rispettare le norme relative al benessere degli animali, se presenti nell’azienda, e alla gestione sostenibile delle risorse naturali.
Il periodo di conversione rappresenta un impegno significativo per l’azienda, sia in termini di tempo che di risorse economiche. Tuttavia, è un passaggio necessario per ottenere la certificazione biologica e beneficiare dei vantaggi che questa può portare.
Conclusioni
Ottenere la certificazione biologica per un’azienda vinicola è un processo complesso che richiede impegno, tempo e risorse. Tuttavia, può rappresentare un importante vantaggio competitivo, in risposta a una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti sani, sostenibili e di alta qualità.
Il processo di certificazione biologica è strettamente controllato da organismi di controllo accreditati, che verificano il rispetto delle norme dettate dall’Unione Europea in materia di produzione biologica.
Un elemento fondamentale del processo di certificazione è il periodo di conversione all’agricoltura biologica, durante il quale l’azienda deve adattare le proprie pratiche di produzione conformemente alle norme biologiche.
In conclusione, sebbene la strada verso la certificazione biologica possa sembrare ardua, i benefici in termini di miglioramento della qualità del prodotto, della sostenibilità ambientale e dell’accesso a nuovi mercati possono rendere l’investimento vantaggioso.